Le collezioni del Mucem, costituite da un milione di oggetti e documenti, sono conservate e accessibili all'interno del Centro di Conservazione e Risorse (CCR) del Mucem, un luogo debitamente pensato per ospitarli dallo studio di architettura Corinne Vezzoni et associati. Ha aperto le proprie porte al pubblico nel 2013 durante le Giornate Europee del Patrimonio.

Nel settembre 2023 il CCR festeggerà il suo decimo anniversario e, per l'occasione, le collezioni sono state riviste, arricchite, visionate e documentate in un ambiente favorevole allo scambio e adatto alla conservazione. Cuore funzionale del Mucem, questo vivace centro è progettato per trasformarsi in uno strumento al servizio delle collezioni, dell'intera squadra scientifica ma anche del grande pubblico. Da oltre dieci anni, l'intero staff del Mucem accoglie e riserva a ricercatori, artisti, studenti, curiosi e scolaresche le proprie sale di consultazione, lettura ed esposizione. L'arricchimento delle conoscenze in materia di collezioni si basa proprio su queste interazioni. 

Per questi dieci anni, il CCR e la squadra di restauratori si sono impegnati a raccontare, scambiare e trasmettere le storie della collezione e di coloro che l'hanno realizzata: i collezionisti, i donatori e i restauratori. Quest'ultimi hanno sviluppato una visione particolare della società e del relativo patrimonio, delle relative ideologie dominanti, delle mode e dei ricordi.

Oggetti rispecchiano storie di vita, fatti sociali e ci consentono di mettere in discussione le nostre pratiche contemporanee, ciò che la società di ieri dice della società di oggi. La presentazione di vecchie collezioni è un potente vettore di stupore perché suscita curiosità. Gli oggetti testimoniano l'interazione tra l'uomo e il proprio ambiente, parlano di radicamento e di costruzione e sono quindi una risorsa per l'umanità che va conservata e divulgata, a tutti i costi, ed è proprio a questo obiettivo che mira il personale del museo.

A cura di :

I team scientifici e delle collezioni del Mucem, coordinati da Marie-Charlotte Calafat, responsabile del dipartimento delle collezioni, assistita da Julie Durin, Pernette Léger e Charles Riondet.

Direttore di produzione: Léonore Branche

Scenografia e grafica: Marion Gournay, Noémie Saïdi