Livre - Il presepe popolare napoletano

B 5242

Description

Livre

Einaudi

De Simone Roberto 1933 - ...

Presentation materielle : 1 vol. (XI-136 p.)

Dimensions : 22 cm

Chi, fra tutti coloro che ogni anno fanno il presepe, conosce la leggenda della nascita di santo Stefano che si trasfonnò da pietra in bambino proprio la notte di Natale? O quella dell’infelice fanciulla che vaga senza requie nei pressi di un ponte, tenendo con se la testa tagliata dell’amato? Chi sa che le statuine dei Re Magi sui loro tre cavalli, bianco, rosso e nero, simboleggiano l’iter del sole dall’aurora alla sera, e che sui presepi piu antichi si collocava una figura femminile, la Re Màgia, a rappresentare la luna? In un viaggio a piú voci condotto nel cuore della tradizione, delle leggende popolari, dei giochi rituali e dei sogni, la penna musicale di De Simone, con il controcanto di 90 immagini tratte da un’antica Smorfia settecentesca, risale fino alle origini precristiane del Natale: quelle, cioè, legate al mito solare di un divino Bambino partorito in una grotta da una Madre Vergine. Una lettura che recupera il carattere notturno e infero del presepe e che racconta originali aspetti simbolici dei suoi personaggi. Storie e leggende favolose che vengono narrate, in parallelo, anche dalla viva voce di coloro che, ogni Natale, costruiscono, recitano, vivono il presepe. Nella seconda parte del libro, un secondo viaggio attraverso testimonianze e interviste ci svela, infatti, gli inattesi significati delle figurine presepiali, raccontati via via da un «puparo» di Grottaglie e da uno di Napoli, da un marittimo di Torre del Greco che ha impersonato per tutta la vita il Diavolo nella Cantata dei pastori e da un metalmeccanico «artigiano del popolo» dell’Anticaglia. E dal momento che è difficile immaginare un Natale tradizionale senza tombole, gioco del Lotto, sogni e zampogne, chiudono il testo i 90 numeri della «tombola parlata» estratti, descritti e mimati la sera di Natale, nonché le note di una Ninna Nanna dedicata a tutti gli zampognari defunti. Ulteriore testimonianza che il presepe tradizionale è un libro aperto, un grande tarocco della vita, della morte e dell’universo che ci circonda, leggibile coerentemente secondo il linguaggio codificato dell’immaginario collettivo. Roberto De Simone è un musicista, compositore e regista teatrale. Per Einaudi ha pubblicato la «favola in musica» La gatta Cenerentola e ha curato le Fiabe campane. Roberto De Simone (Napoli 1933), musicista, compositore, regista, autore teatrale, è attualmente direttore del Conservatorio di Musica di San Pietro a Majella in Napoli. Per Einaudi ha pubblicato La gatta Cenerentola nella «Collezione di teatro». Ha curato, inoltre, le Fiabe campane. I novantanove racconti delle dieci notti dei «Milleni» e Il convitato di pietra di Andrea Perrucci nella «Collezione di teatro».

Istruzioni, p. IX IL PRESEPE POPOLARE NAPOLETANO Un viaggio nel presepe, p. 3 Il Natale precristiano, p. 5 Carattere notturno e infero del presepe, p. 11 Aspetti emblematici, p. 13 I personaggi, p. 19 Presenza dei morti, p. 29 Elementi demoniaci, p. 35 La cabala dei sogni, p. 39 Il tradizionale stile rappresentativo, p. 41 Il banchetto natalizio, p. 43 LE VOCI DI «DENTRO» Il presepe di Emanuele Esposito, p. 51 Il presepe di don Vincenzo, p. 79 Intervista a tavola con un diavolo, morto la notte dell’Epifania, p. 85 Intervista a Madre Assunta all’approssimarsi del volo natalizio, p. 93 La tombola parlata, p. 101 Pastorale cantata e Nonna per tutti gli zampognari defunti, p. 113 Appendice da San Gregorio Armeno all’Anticaglia Il presepe di Umberto Iannaccone «artigiano del popolo», tra la Madonna, Padre Pio e Che Guevara, p. 127